Nella seguente cronologia sono riprese tutte le notizie sulla vita e l’opera di Antonio Rossaro raccolte durante le ricerche archivistiche di cui si è dato conto fin qui, ma anche nella letteratura che lo riguarda e che riguarda la sua più famosa opera, la Campana dei Caduti di Rovereto. Sono evidenziate in campo grigio, per comodità di lettura, le notizie riguardanti la Campana dei Caduti da tutte le altre. L’intervallo cronologico considerato è delimitato da un lato dalla nascita di Antonio Rossaro, l’8 giugno del 1883, dall’altro dalla data in cui si chiude definitivamente il contenzioso giudiziario tra Museo della Guerra e Fondazione Opera Campana dei Caduti circa la collocazione della Campana al Colle di Miravalle, trent’anni dopo la morte del fondatore: possiamo riconoscere in questo episodio infatti una soglia importante che sancisce la chiusura dell’opera rossariana. Da quel momento per la Campana dei Caduti si apre una nuova fase, che potremmo indicare come post-Rossaro.

8 giugno 1883 Antonio Rossaro nasce a Rovereto da Giuseppe e Marini Giovanna (i genitori risultano entrambi morti nel 1910, l’anno di incardinazione a Rovigo).
9 luglio 1893 Cresima di Antonio Rossaro.
1896-1897 studi ginnasiali presso i Padri Giuseppini di Rovereto (I°-II°).
9 settembre 1898 Entra presso i Padri Giuseppini di Volvera, Torino, per proseguire gli studi (III°-IV°-V°).
12 settembre 1900 “Vestì l’abito ecclesiastico – nel Collegio S.Giuseppe di Volvera-Torino […]” (attestato nelle scritture della copertina del fascicolo personale conservato presso l’Archivio diocesano di Rovigo).
1901-1902 I° Corso di studi filosofici presso i Padri Giuseppini di Rovereto.
1902-1903 II° Corso di studi filosofici presso i Padri Giuseppini di Volvera.
1903-1904 Antonio Rossaro è nella sede dei Giuseppini di Bassano a seguire il I° corso di Teologia.
1904-1905 Antonio Rossaro è nella sede dei Giuseppini di Vicenza a seguire il II° corso di Teologia.
23 settembre 1905 Antonio Rossaro riceve la tonsura al Seminario di Padova (attestato in copertina del fascicolo personale conservato presso l’Archivio diocesano di Rovigo).
  1905-1906 Antonio Rossaro è nella sede dei Giuseppini di Modena a seguire il III° corso di Teologia.
  1906-1907
Antonio Rossaro è nella sede dei Giuseppini di Bassano a seguire il IV° corso di Teologia.
20 ottobre 1907 Antonio Rossaro è al Collegio provinciale vescovile di Trento: scrive al Vescovo Endrici insistendo per essere ammesso in Seminario di Trento nonostante un primo rifiuto.
22 ottobre
1907 Antonio Rossaro viene ‘dispensato’ dai Padri Giuseppini di Volvera.
11 novembre
1907 Antonio Rossaro è fino a questa data presso il Collegio provinciale vescovile di Trento in aiuto di Mons. Bettini Rettore del Collegio, quindi si reca al Collegio Mazzarolo di Treviso.
1 gennaio
1908 Antonio Rossaro arriva a Rovigo.
3 aprile
1909 Antonio Rossaro invia una lettera al Vescovo di Adria implorando di essere ammesso al Seminario di Rovigo.
24 luglio
1909 Antonio Rossaro riceve un primo rifiuto alla sua ammissione al Seminario di Rovigo.
10 agosto
1909 Antonio Rossaro riceve un secondo rifiuto alla sua ammissione al Seminario di Rovigo deciso anche sulla scorta di informative pervenute dai Padri Giuseppini di Volvera e dal Padronato Leone XIII di Vicenza (soprattutto la prima ben poco lusinghiera per Antonio Rossaro).
15 ottobre
1909 Antonio Rossaro entra in Seminario a Rovigo, iscritto nella classe IV di Teologia (è attestato nella copertina del fascicolo).
16 ottobre
1909 Antonio Rossaro inoltra domanda di accettazione presso la Direzione del Seminario Vescovile di Rovigo.
  1910 Al 1910 viene attestata la morte di entrambi i genitori di Antonio Rossaro.
5 luglio
1910 Antonio Rossaro, ottenuto il consenso dal Vescovo di Adria Pio Tomaso Boggiani all’incardinazione nella propria Diocesi, scrive da Rovigo per promuovere la sua escardinazione dalla Docesi di Trento.
8 luglio
1910 Dalla Diocesi di Adria si scrive alla Diocesi di Trento della domanda di incardianzione di Antonio Rossaro chiedendo il decreto di escardinazione e informazioni circa lo stesso.
15 luglio
1910 Decreto di escardinazione emanato dalla Curia Vescovile della Diocesi di Trento a firma del Vescovo Celestino Endrici.
20 luglio
1910 Antonio Rossaro scrive giuramento di fedeltà alla Diocesi di Rovigo, presupposto necessario alla incardinazione.
20 luglio
1910 Decreto di incardinazione emanato dalla Curia Vescovile della Diocesi di Adria a firma del Vescovo Pio Tommaso Boggiani.
31 luglio
1910 Antonio Rossaro viene nominato al Suddiaconato.
18 novembre
1910 Vengono attestati gli esami sostenuti (in ottobre?) da Antonio Rossaro quale iscritto al IV° anno del Seminario Vescovile di Rovigo per l’anno scolastico 1909-1910.
17 dicembre
1910 Antonio Rossaro viene ordinato al Diaconato in Seminario a Rovigo.
1 aprile
1911 Antonio Rossaro (terminati gli studi teologici nella primavera) viene ordinato Sacerdote.
21 luglio
1914 Antonio Rossaro diventa socio dell’Accademia dell’Arcadia di Roma. (NB: Diploma conservato nella cassettiera miscellanea del Museo della Guerra di Rovereto).
16 maggio
1916 Il Corriere del Popolo dà notizia che il giorno precedente (15 maggio) Antonio Rossaro aveva lasciato definitivamente Ceneselli per portarsi a Rovigo alla direzione del periodico diocesano “il Popolo”.
  1916 Fondazione a Rovigo della ‘Famiglia Trentina’.
  1916 Fondazione a Rovigo del periodico irredentista “Alba trentina”.
gennaio
1917 Esce il primo numero di Alba Trentina, periodico irredentista ideato a Rovigo da Antonio Rossaro.
20 maggio
1917 Cerimonia di inaugurazione a Rovigo del busto dedicato a Cesare Battisti (opera di Virgilio Milani): l’iniziativa fu molto sostenuta da Alba Trentina e quindi da Antonio Rossaro [v. Alba Trentina, giugno 1917, pagg. 213-219].
1 aprile
1918 Antonio Rossaro celebra il matrimonio di suo cugino Giorgio Wenter Marini (1890-1973 nella chiesa di San Francesco a Rovigo con Rosina Trombella (nata a Rovigo nel 1891).
  1918-1920 Antonio Rossaro presta servizio all’Accademia dei Concordi di Rovigo dove si occupa della tenuta della biblioteca.
13 luglio
1919 Antonio Rossaro diviene socio dell’Accademia dei Concordi di Rovigo.
  1919 Insignito dal Governo Italiano del titolo di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia.
2 ottobre
1919 Dalla Prefettura di Rovigo si inoltra al Ministero di Grazia e Giustizia e dei Culti, con parere favorevole, l’istanza presentata da Antonio Rossaro per la nomina al Subeconomato ai Beni Vacanti di Rovigo (in sostituzione del defunto Remigio Piva).
5 maggio
1920 Antonio Rossaro presenta alla Prefettura di Rovigo una istanza per la sua nomina al Subeconomato di Adria, Polesella e Rovigo.
23 agosto
1920 Antonio Rossaro tiene un discorso nella sala del Municipio di Rovereto circa l’idea di realizzare un Museo storico della guerra.
22 ottobre
1920 Insignito dal Governo Italiano del titolo di Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia.
  1920-1921 Antonio Rossaro risulta a Milano impegnato come insegnante nell’Istituto Manzoni-Bognetti.
5 maggio
1921 Prima intuizione a Milano della Campana dei Caduti.
20 maggio
1921 Viene riportata l’idea di Antonio Rossaro di una Campana dei Caduti commemorativa, da installare presso il Castello, in una seduta del Consiglio di direzione del Museo della Guerra.
14 novembre
1921 Atto di nomina di Antonio Rossaro quale ‘bibliotecario provvisorio’ alla Biblioteca Civica di Rovereto.
Aprile-maggio
1922 Esce il numero di Alba Trentina in cui Antonio Rossaro lancia la sottoscrizione per la realizzazione della Campana dei Caduti.
19 agosto
1922 Giunge a Rovereto il primo bronzo per la Campana dei Caduti offerto al Ministero della Guerra italiano.
20 settembre
1922 Antonio Rossaro tiene un discorso a Castel Dante (allora sito di uno dei molti cimiteri di guerra) circa l’idea di realizzare lì un Ossario dei Caduti.
19 ottobre
1922 Giunge a Rovereto la prima adesione straniera, dell’Austria, un cannone da fondersi per la Campana dei Caduti offerto al Ministero della Guerra italiano.

ottobre

1922 Con le prime donazioni di danaro Antonio Rossaro istituisce l’Albo d’oro della Campana in cui vengono trascritti tutti i nominativi degli aderenti alla raccolta fondi.
20 ottobre 1923 Antonio Rossaro incontra a Trento Giuseppe Gerola dell’ufficio Belle Arti per sostenere il suo proposito di collocare la Campana dei Caduti sul Torrione Malipiero del Castello, idea che aveva sollevato critiche e opposizioni.
22 dicembre
1923 Stipula del contratto con la fonderia Colbacchini di Trento per la fusione della Campana dei Caduti; accordi per incarico delle decorazioni a Stefano Zuech.
27 aprile
1924 Cerimonia della posa della prima pietra dei lavori di sistemazione del Torrione Malipiero per la collocazione della Campana dei Caduti.
19 maggio
1924 Avvio effettivo dei lavori sul Torrione Malipiero.
luglio
1924 Arrivo della prima delle pergamene chieste da Antonio Rossaro ai vari comuni con cui avrebbe decorato la copia dell’Albo d’oro della Campana da conservarsi in Biblioteca civica.
30 ottobre
1924 Fusione della Campana dei Caduti presso la Fonderia Colbacchini di Trento.
10 novembre
1924 Giovanni Tiella presenta il progetto per il sostegno della Campana dei Caduti.
19 maggio
1925 Collaudo della Campana presso la Fonderia Colbacchini.
23 maggio
1925 Partenza da Trento della Campana dei Caduti.
24 maggio
1925 Consacrazione in Piazza Rosmini della Campana dei Caduti da parte del Vescovo di Trento Celestino Endrici.
4 ottobre
1925 Inaugurazione della Campana dei Caduti sul Torrione Malipiero del Castello di Rovereto.
21 maggio 1927 Da Trento si esprime parere favorevole per la nomina di Antonio Rossaro quale Cappellano Militare capo nel R.Esercito.
31 luglio 1928 Assunzione in pianta stabile di Antonio Rossaro come bibliotecario alla Biblioteca Civica di Rovereto.
1 settembre 1928 Insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine del Leone Bianco Cecoslovacco.
21 giugno
1934 In una lettera del 12 marzo 1938, Antonio Rossaro dichiara che risale a questa data (forse una missiva precedente andata persa) la sua volontà di venire reincardinato nella Diocesi di Trento.
9 maggio
1936 Antonio Rossaro ottiene la Patente di Confessione.
14 giugno
1936 Nella ricorrenza del 25° di sacerdozio di Antonio Rossaro, solenne cerimonia pubblica a Rovereto organizzata da un apposito comitato civico.
5 maggio
1937 Antonio Rossaro richiede il rinnovo della Patente di Confessione.
2 novembre
1937 Ultimo rintocco della Campana dei Caduti prima della rifusione.
12 luglio 1938 Decreto di incardinazione di Antonio Rossaro nella Diocesi di Trento.

12 ottobre

1938 Primo tentativo fallito di fusione della nuova Campana dei Caduti presso la fonderia Cavadini di Verona.
13 giugno

1939 Secondo tentativo riuscito di fusione della nuova Campana dei Caduti presso la fonderia Cavadini di Verona.
21 agosto  1939 Collaudo del suono della Campana presso la fonderia Cavadini
28 febbraio 1940 Antonio Rossaro è insignito del titolo di Cavaliere della Croce d’oro dell’Ordine di S.Giorgio di Grecia.
25 maggio
1940 Partenza da Verona della Campana dei Caduti.
26 maggio
1940 Arrivo a Rovereto della Campana dei Caduti e cerimonia della sua consacrazione in Piazza Rosmini.
26 maggio 1940 Insignito del titolo di Cappellano conventuale ad honorem del Sovrano Ordine Militare di Malta.
giugno
1940 La Campana viene trasportata alla base del Torrione, una posizione provvisoria dove rimarrà fino al 1944.
26 marzo 1941 Antonio Rossaro è insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine equestre di S.Agata della Repubblica di San Marino.
24 settembre
1941 Antonio Rossaro è insignito del titolo di Cappellano onorario maggiore del Celeste Reale e Militare Ordine della Beata Vergine della Mercede.
14 gennaio
1943 Insignito del titolo di Commendatore cum placca gratiae del Capitolare Ordine di Sant’Uberto di Lorena e del Barrois (NB: Si conserva la pergamena di questa nomina (datata 16 gennaio e non 14) nella cassettiera miscellanea del Mueo della Guerra).
  1944 Antonio Rossaro ottiene la Patente di Confessione.
5 maggio 1944 La Campana viene sistemata nella sua sede sul Torrione Malipiero del Castello.
20 maggio
1945 Primo rintocco della nuova Campana dei Caduti.
20 aprile
1946 Inaugurazione della nuova Campana dei Caduti.
12 ottobre 1946 Antonio Rossaro è insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce del Capitolare militare Ordine dei Cavalieri della Concordia.
10 aprile
1948 Antonio Rossaro è insignito del titolo di Commendatore di Grazia magistrale dell’Imperiale Ordine militare di San Giorgio di Carinzia
febbraio
1950 Antonio Rossaro viene ricoverato a Padova.
4 gennaio
1952 Muore Antonio Rossaro.
31 agosto
1960 Ultimo rintocco della seconda Campana dei Caduti.
20 marzo
1961 Approvazione della stipula del contratto con la fonderia Capanni di Castelnovo ne’ Monti, in provincia di Reggio Emilia.
8 maggio
1961 Il Congresso nazionale dei Lions Club d’Italia delibera di finanziare in toto la rifusione della Campana dei Caduti.
20 maggio
1961 Rimozione della Campana dal Castello e partenza da Rovereto.
1 ottobre
1964 Fusione della nuova Campana dei Caduti presso la fonderia Capanni di Reggio Emilia.
5 ottobre
1965 Costituzione della Fondazione Opera Campana dei Caduti con proprio statuto.
31 ottobre
1965 Consacrazione a Roma della nuova Campana dei Caduti.
3 novembre
1965 Arrivo a Rovereto della nuova Campana dei Caduti.
10 aprile
1966 Primo rintocco della nuova Campana dei Caduti nella domenica di Pasqua.
13 maggio
1966 Presentazione di un disegno di legge per il riconoscimento ad “area monumentale” della zona dell’Ossario di Castel Dante e del Colle di Miravalle con la Campana dei Caduti.
28 maggio
1966 Inaugurazione della nuova Campana dei Caduti.
18 gennaio
1968 La Fondazione Opera Campana dei Caduti viene riconosciuta come ‘ente morale’ con Decreto del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat.
22 maggio
1968 Ricorso al Consiglio di Stato contro il Decreto presidenziale del 18 gennaio da parte del Museo storico della guerra
8 settembre
1968 Muore Stefano Zuech.
25 giugno
1969 Il Consiglio di Stato rigetta il ricorso del Museo Storico della Guerra del 22 maggio.
15 settembre
1970 Il Museo della Guerra avvia una causa civile per il ritorno della Campana dei Caduti sul Castello di Rovereto e il risarcimento dei danni arrecati dal trasferimento sul colle di Miravalle.
6 giugno
1980 Sentenza della Corte d’Appello di Firenze che, nel contenzioso giudiziario sollevato dallla causa civile avviata dal Museo della Guerra, da ragione alla Fondazione Opera Campana dei Caduti.
24 maggio
1983 La Corte di Cassazione ribadisce in via definitiva la sentenza della Corte d’Appello di Firenze: la Campana dei Caduti è da questo momento al Colle di Miravalle irreversibilmente.